Yamaha MT-07 DT

Cos’è esattamente il progetto MT-07 DT della Estenson Racing? Si tratta di un telaio appositamente costruito attorno a un motore Yamaha MT-07 sapientemente elaborato; andiamo a scoprirlo!

Testo: Paolo Pysa

Un anno fa la Estenson Racing con il pilota JD Beach ha lasciato il segno conquistando una vittoria nella elettrizzante gara di casa del Team, a Chandler, in Arizona, nella Super TT. Questa conquista mette fine a un’astinenza di vittorie di quasi 30 anni per una Yamaha Twin nella classe regina dell’American Flat Track. Ha anche segnato l’inizio di una nuova era, quella di una moderna moto da Flat Track, la MT-07 DT.

Yamaha MT-07 DT

Il progetto

L’esperto pilota Tommy Hayden, che dirige il programma Race per il Team Estenson Racing, vuole descrivere più dettagliatamente la MT- 07 DT, che contempla le regole della Classe AFT SuperTwins of American Flat Track, dicendo: «Questo progetto dal punto di vista della ciclistica è cugino della Moto GP, quindi parliamo di un prototipo in continua evoluzione.» ha spiegato Hayden e prosegue «In particolare la nostra moto è composta da elementi costruiti su nostra specifica, ogni pezzo del telaio però rispetta tutte le regole di categoria e se parliamo della meccanica essa rispecchia, su molti aspetti, quella che concorre nella World Superbike. Si è partiti modificando un motore di produzione, ma quando abbiamo finito è rimasto ben poco di originale, anche le parti non sostituite sono state pesantemente lavorate; lo spostamento dei pesi è cambiato, praticamente oltre al “guscio” originario del motore tutto il risulta cambiato o modificato».

Yamaha MT-07 DT

Il motore

Inizialmente questo era un progetto interno alla Yamaha Motor Corporation USA (YMUS) avviato dal responsabile della divisione Racing, Keith McCarty. Dopo aver rischiato l’estinzione, dato i pochissimi finanziamenti dedicati alla categoria Flat Track, Yamaha ha iniziato a riprendere interesse verso questo sport motoristico nel 2015. C’è stato particolare interesse per il nuovo motore MT-07 (poi FZ-07 negli Stati Uniti) da parte di McCarty che ne ha riconosciuto il potenziale per rilanciare il marchio nel Flat Track Racing.

«Stavamo ricevendo molte richieste di motori da usare in Flat Track» ha dichiarato McCarty, «Poi abbiamo pensato di ampliare il business costruendo componenti dedicate ad up-grade prestazionali ad esso dedicati».

Yamaha MT-07 DT

Il nuovo motore ha ricevuto nuove testate sviluppate assieme alla Factory americana Vance & Hines e nuove batterie di alberi a camme progettate e realizzate da Yamaha Motor Corporation USA. Sono stati testati molti apparati di scarico per poi scegliere quello costruito dalla Graves Motorsports che ha fornito le migliori prestazioni a tutto tondo. Chiaramente a livello di cubatura si è partiti dai 700cc originali, che dopo alcuni studi è cresciuta fino a raggiungere quasi 750cc.

«L’MT-07 è un progetto nato ed evoluto assai bene», ha confermato Mr. McCarty dicendo poi, «Molti Team hanno usato la nostra configurazione meccanica e non solo, parecchi di loro si sono rivolti a noi acquistando le parti per aumentarne le prestazioni ottenendo successo, tutto ciò ci ha spronato nel continuare a migliorare».

Il telaio

Si è proseguito con il concepire e perfezionare il telaio. C’erano un paio di opzioni negli Stati Uniti e il Racing Division Manager Keith McCarty scelse di andare alla C&J, azienda con sede in California per chiedere consulto e progettare assieme un telaio che fosse esclusivo. Ma non era convinto, non voleva “solo” un motore Yamaha in un telaio C&J, né che assomigliasse a nessun altro modello: voleva qualcosa di più rilevante dal ancora più moderno design.

Yamaha MT-07 DT

È successo così che allo stesso tempo, Derek Brooks, Motorcycle Product Line Manager di YMUS nonché ex pilota di Flat Track, stava lavorando a un’idea propria e si era rivolto al fidato Jeff Palhegyi di Palhegyi Designs, già padre di progetti e prototipi creati per la Yamaha Motor Corporation USA, perché voleva costruire qualcosa di speciale da esporre come elemento centrale nello stand Yamaha all’AIMExpo. E fu così che dopo alcune voci di corridoio ed essersi confrontati, Brooks, McCarty e Palhegyi hanno unito le loro menti per costruire, non solo una Concept Bike dall’aspetto accattivante e futurista, ma una vera e propria motocicletta da corsa per il Flat Track!

«Abbiamo iniziato un serio brainstorming sulla progettazione di questo telaio in modo da poterlo effettivamente costruire e mettere in produzione per gareggiare», ha dichiarato McCarty che prosegue dicendo, «Ero responsabile delle geometrie funzionali e uno dei miei obiettivi principali era quello di incastonare nell’insieme un air box performante e “a prova d’intrusione” per poi rivolgermi a Chris Lessing, di Graves Racing, per perfezionare i manovellismi dell’intero sistema di ammortizzazione ispirato al Road Racing».

Il Design

Brooks, che era responsabile della impostazione di guida, dell’aspetto generale e dello stile, voleva assicurarsi che la moto mostrasse un design moderno e coerente con il perché di questo progetto, «L’ultima cosa che volevo costruire era una moto da da Flat Track dall’aspetto tradizionale», ha detto Brooks e prosegue, «Era tempo di migliorare lo styling quindi abbiamo adoperato elementi di design della MT-07 attorno al serbatoio del carburante e persino alcuni riferimenti da Dirt Bike sul parafango posteriore con l’intento di fondere l’intero corpo in un design “future” sì ma armonioso».

Yamaha MT-07 DT

La Concept Bike

Risultato: la Concept Bike Dirt Tracker DT-07 è stata presentata con uno schema di verniciatura “replica Kenny Roberts” allo AIMExpo 2015, dove sicuramente ha fatto innamorare numerosi riders grazie al suo aspetto, specialmente ora che sta spopolando la tendenza delle Scrambler & Tracker. Per rendere questa Concept una racebike competitiva vera e propria c’era ancora molto lavoro da fare, a questo proposito ha prontamente risposto l’YMUS.

«Abbiamo sottoposto la Concept Bike a diversi test, facendola guidare da più piloti ottenendo risultati abbastanza buoni fin dall’inizio», racconta McCarty e dice, «Volevo massimizzare le prestazioni, anche in fatto di ciclistica, quindi abbiamo lavorato con la californiana Southland Fabrication (azienda specializzata nella costruzione di telai) per realizzare alcuni frame; alcune unità le avremo usate per correre in Flat Track e altri pezzi sarebbero stati destinati alla vendita».

L’evoluzione in pista

Nello stesso periodo, in Arizona un ex pilota decise di tornare nel circuito motociclistico. Questa persona è Tim Estenson, divenuto uomo d’affari nel settore della logistica dando vita a una sua società di autotrasporti di grande successo. Come dicevamo costui ha deciso di rimettersi in pista costituendo un suo Team che ha visto il suo pilota correre alcune gare di American Flath Track Twins nel 2016, mentre l’anno successivo la Squadra di Tim vantava due piloti, un pilota AFT Twins e un AFT Singles. L’Estenson Racing Team in quella stagione conquistò un trofeo agli X Games grazie al rider Sammy Halbert e la vittoria del titolo AFT Singles 2017 con il pilota Kolby Carlile. Da lì in poi Estenson ha continuato a usufruire del marchio Yamaha raccogliendo successi anche nel 2019!

Yamaha MT-07 DT

Estenson racconta con orgoglio: «Sono cresciuto sulle Yamaha, è il Marchio con il quale ho iniziato a guidare per la prima volta, quindi il rapporto con questo brand è per me anche una cosa sentimentale. Quando sono tornato in pista ho fornito alla mia Squadra varie moto tra le quali figuravano quelle marchiate “dai Tre Diapason” e con le quali ho conquistato varie vittorie, ma ho continuato a pensare ai progressi che potrebbe compiere Yamaha grazie alle sue potenzialità. Poi ho pensato: ma se avessi portato in pista una motocicletta da gara appositamente costruita, quanti successi avrei potuto ottenere? Allora mi sono deciso di intraprendere un progetto personale perfezionando una Race Bike su base Yamaha».

Tim si decise e prese in consegna il progetto che stava sviluppando la Casa Giapponese con la MT-07 nelle due precedenti stagioni unendo quello che YMUS aveva sviluppato in casa con la MT-07 DT e, dopo aver assunto Mr. Palhegyi come tecnico, ha continuato a costruire le sue moto da gara su quel framework portandole in pista.

Yamaha MT-07 DT
JD Beach con Tim Estenson.

I risultati

Il Team ha ben presto mostrato le potenzialità dell’evoluzione di quel progetto da Flat Track con un podio conquistato dal ventiseienne Jake Johnson all’apertura della stagione a Daytona e l’incredibile vittoria del versatile pilota JD Beach, classe 1991 (già pilota in Moto America Superbike) alla Arizona Super TT American Flat Track. Più tardi, quell’anno, l’Estenson Racing Team ha fatto sentire la sua voce con JD Beach e J.Johnson, rispettivamente arrivati primo e secondo al AFT Twins Main Event Buffalo Chip TT! Ci sono state anche delle difficoltà nello sviluppo di una nuova moto da gara, l’American Flat Track non comprende un semplice circuito bensì bisogna saper governare una moto capace di calcare scenari differenti come: Miles, Half Miles, Short Tracks and TT.

Yamaha MT07 DT team Estenson Racing
JD Beach e J.Johnson, rispettivamente sul primo e secondo gradino del podio.

«Ribadisco che a rendere lo sviluppo della moto da Flat Track diverso da quando si parla di MotoGP o Superbike è che nel Flat Track le condizioni della pista cambiano tanto e velocemente» sottolinea Hayden, «Quindi penso che ciò rende impegnativo e alle volte frustrante lo sviluppo di una moto per tale categoria, perché la devi sentire tua, capace di darti la possibilità di affrontare vari tipi di terreno».

Si aggrega McCarty che dice: «Un fattore limite per tutte queste moto non riguarda solo la potenza ma anche il tipo di gomma che montano, i battistrada devono, oltre che rispettare le normative di categoria, risultare polivalenti, multiterreno, e qui entra in gioco la versatilità costruttiva del telaio che “aiuta” le gomme a ottenere la massima trazione possibile».

Allo stesso tempo, con la sua esperienza in diverse discipline motociclistiche, McCarty ha saputo dedicarsi a risolvere questi problemi e interpretarli come parte dello sviluppo del mezzo.

«Race it’s race», vuole sottolineare McCarty, «Che si tratti di una Superbike o di una moto da Flat Track sentirai sempre la parola trazione ovunque tu vada, in Road Racing o Dirt Track, persino nel Cross. Ogni componente della moto ha un suo ruolo specifico».

J.D. Beach con Tim Estenson
J.D. Beach con Tim Estenson

Sebbene Estenson sia stato felicissimo di ottenere quella prima vittoria in Arizona e di raggiungere il suo obiettivo di riportare la Yamaha in testa alla classe regina, vuole però più di una semplice conquista o due, difatti, per la stagione 2020, ha aumentato il suo già sostanziale investimento nel progetto ampliando il quartier generale del Team per aggiungere un’officina meccanica dove lavora personale a tempo pieno, incluso un manager tecnico molto esperto, Davey Jones, abile ingegnere elettronico. Oltre a ciò YMUS ha anche aumentato il supporto economico. «Abbiamo dimostrato che il potenziale era lì nella nostra moto. Abbiamo fatto degli aggiustamenti capaci di farci guadagnare in pista preziosi centesimi».

Da un anno a questa parte Hayden ha visto la nuova Twin fare molti progressi.

«Il progetto MT-07 DT si è evoluto molto», ha detto Hayden. «La cosa più importante di quest’anno è che abbiamo davvero aumentato il nostro background ingegneristico da riversare sullo sviluppo della motocicletta: un’importante raccolta di dati grazie a nuovi software riguardanti la geometria, l’espressione di potenza del motore e la nostra possibilità di realizzare prototipi di componentistica in-house. Come membro del Team posso con orgoglio dire che abbiamo progredito molto grazie al modo in cui stiamo lavorando, insieme, in gruppo».

«Penso che l’anno scorso abbiamo imparato molto sulla moto, ma abbiamo anche commesso degli errori», ha detto il pilota JD Beach. «Quindi, con lo stop forzato dal Covid 19 che rimanda l’inizio della stagione 2020, abbiamo avuto molto più tempo da dedicare allo sviluppo del mezzo questo inverno; lo abbiamo perfezionato con migliorie sia per quanto riguarda la risposta della ciclistica, sia nella potenza espressa dal motore».

Per quanto riguarda Tim Estenson, il suo piano è piuttosto semplice: «Questo è ciò che amo, la mia passione ed è quello che voglio fare, voglio vincere e farlo su una Yamaha!».

Tim Estenson, fondatore di Estenson Racing.
Tim Estenson, fondatore di Estenson Racing.
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